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Ritrovamento simulacro

Il fatto clamoroso che ha reso celebre la chiesa di san Pietro è il ritrovamento del simulacro della Madonnina delle Grazie, avvenuto nel settembre 1472, durante la predicazione del beato Bernardino da Feltre, come riferito dalla Chronica de los sanctos de Sardeña edita a Barcellona nel 1600. Durante la predicazione, che ebbe luogo nello spazio antistante la chiesa a motivo della numerosa folla convenuta, si verificò il crollo di una colonna, travolgendo una donna con il suo bambino, i quali rimasero miracolosamente illesi. Il beato, riconoscendo nell’accaduto l’intervento divino, fece scavare nel punto in cui era caduta la colonna e ne traeva la Reyna de la gracia, un simulacro in terracotta della Madonna con il Bambino fra le braccia, subito posto sull’altare. La Vergine diveniva ben presto dispensatrice di tanti e tali miracoli “que seria imposible poderlos contar todos”, riferisce la Chronica.

Il luogo del miracoloso ritrovamento è indicato nella piazza san Pietro da una colonna settecentesca, sulla cui sommità è posta una statuetta della Vergine col Bimbo. La Madonna, in piedi, con un mantello avvolto intorno ai fianchi e ricadente sul braccio, regge tra le mani il Bambino nudo.

Il Simulacro della Vergine

Il piccolo simulacro in terracotta di Madonna con Bambino rappresenta una Odigitria, ovvero “Colei che indica la via”. L’opera, riconducibile a modelli dell’Europa transalpina, è datata 1400-1424.

La Vergine delle Grazie

A partire dal rinvenimento prodigioso del 1472, che la lega alla storia della nostra chiesa, e coi più recenti fatti del 1943, la Vergine delle grazie è presenza viva nell’anima della città di Sassari.

Il Mese mariano

Il mese di maggio è dedicato a Maria, e il nostro santuario le riserva una devozione speciale. Vergine delle Grazie, immagine di dolcezza e mitezza, a cui il popolo sassarese affida le proprie preghiere.