Questa festa è generalmente preceduta da una veglia. Nata ad Assisi nel 1194 dalla nobile e ricca famiglia degli Offreducci, la giovane Chiara venne attratta dalla povertà e dalla letizia del figlio del celebre mercante Pietro di Bernardone. Conquistata dall’esempio di Francesco, la giovane Chiara fugge da casa per raggiungerlo alla Porziuncola. Il santo le taglia i capelli e le fa indossare il saio francescano, per poi condurla al monastero benedettino di S. Paolo, a Bastia Umbra, dove i familiari tentano invano di persuaderla a ritornare a casa. Allontanatasi dal monastero, viene poi raggiunta da sua sorella Caterina e da una sua amica che chiedono di fare la sua stessa vita di povertà e penitenza. Il piccolo gruppo di donne, allora, sotto la guida di Francesco, si trasferisce presso la chiesa di San Damiano, in cui fonda l’Ordine femminile delle Sorelle Povere, di cui Chiara è nominata badessa, destinato a divenire molto numeroso: alla morte di Chiara a S. Damiano vivevano oltre sessanta monache e altri monasteri erano stati fondati nel centro Italia. Chiara è la prima donna ad ottenere l’approvazione, arrivata solo due giorni prima della sua morte, della Regola di Vita scritta di proprio pugno, in cui chiedeva a Gregorio IX il «privilegio della povertà». Erede dello spirito francescano, si preoccupa di diffonderlo, distinguendosi per il culto verso il SS. Sacramento che salva il convento dai Saraceni nel 1243.
È patrona delle telecomunicazioni, a motivo di una visione attraverso cui, dal dormitorio di San Damiano dove era degente a causa della sua lunga malattia, aveva potuto assistere alla celebrazione della notte di Natale che si stava svolgendo presso la Basilica che era stata edificata per il suo Francesco. Consegnando la propria anima a Dio, Chiara è passata da questo mondo l’11 agosto del 1253.