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Pastorale ordinaria

Il Santuario si caratterizza come genuino luogo di evangelizzazione, dove dal primo annuncio fino alla celebrazione dei sacri misteri si rende manifesta la potente azione con cui opera la misericordia di Dio nella vita delle persone (Papa Francesco, Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Sanctuarium in Ecclesia”, n. 4).

La fraternità francescana di san Pietro, a cui è affidata la custodia e l’animazione di questo luogo sacro, particolarmente caro ai sassaresi, si prefigge di sostenere la vita di preghiera, mediante la cura della celebrazione della liturgia, dell’Eucaristia, anzitutto, e della liturgia delle ore, la disponibilità nel sacramento della Riconciliazione, l’animazione dell’adorazione eucaristica settimanale e altre opportunità formative in occasione di alcune festività nel corso dell’anno.

Le nostre proposte pastorali mirano a supportare il cammino della nostra gente, tenendo conto della condizione di vita in cui ciascuno si trova. Ai fedeli che con una certa regolarità frequentano la comunità ecclesiale ci proponiamo di offrire «un sostegno nel loro cammino ordinario nella parrocchia e nella comunità cristiana». L’integrazione tra cammino parrocchiale e vita di un santuario è la via indicata da papa Francesco.

Il Santuario contribuisce non poco all’impegno catechetico della comunità cristiana; trasmettendo, infatti, in modo coerente ai tempi il messaggio che ha dato inizio alla sua fondazione, arricchisce la vita dei credenti, offrendo loro le ragioni per un impegno nella fede (cfr 1 Ts 1,3) più maturo e consapevole (Papa Francesco, Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Sanctuarium in Ecclesia”, n. 4).

 

A chi resta affascinato dalla spiritualità francescana, proponiamo la fraternità dell’Ordine francescano Secolare, che insieme all’Ordine dei Frati Minori e a quello delle Sorelle Povere, compongono la famiglia francescana, che nel suo insieme esprime il carisma che lo Spirito Santo ha suscitato in san Francesco d’Assisi.

Nel Santuario, infine, si spalancano le porte ai malati, alle persone disabili e, soprattutto, ai poveri, agli emarginati, ai rifugiati e migranti (Papa Francesco, Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Sanctuarium in Ecclesia”, n. 4).

La natura stessa del nostro santuario, in cui tante persone si rivolgono alla Vergine delle Grazie, e la prossimità agli ospedali della città, fanno sì che in molti vengano a intercedere per le persone malate, nel corpo o nello spirito; a loro dedichiamo in modo speciale i Nove mercoledì con san Salvatore, caratterizzati dalla preghiera di guarigione, e una celebrazione comunitaria della Unzione degli infermi, almeno una volta all’anno.

Accanto alla missione del santuario, questa fraternità è impegnata da oltre quarant’anni in un’opera caritativa: l’Associazione Mondo-X Sardegna, che offre percorsi di recupero a persone cadute nella dipendenza da droga o alcool.